Secret Treaties

I Blue Oyster Cult sono purtroppo un gruppo poco conosciuto da queste parti. Sono una band nata agli inizi degli anni 70 che si distingueva dalle altre band per i testi e per il suono cupo. Nella loro discografia si possono trovare certi album (i primi in particolare) che brillano di una certa originalità e riproducono atmosfere "alla Edgar A. Poe". Insomma, vere perle. L'album che aprì le porte del successo alla band fu Secret Teatries del 1974, che si allontana di poco dalle atmosfere citate poco fa, ma che contiene canzoni molto interessanti. L'apertura è affidata a Career of Evil, canzone scritta da Patti Smith apposta per il gruppo. In questo pezzo le tastiere e lo strano riff di chitarra danno un effetto molto particolare. Subhuman si allontana dal tema fantastico per parlare dei sub-umani, quelle persone, magari con handicap, che sono state sterminate durante il nazismo. Un buon brano comunque con un assolo più che buono. Arriva Dominance and Submission, con il suo riff potente e marcato. Piccola curiosità: in questa canzone a cantare è il batterista, Albert Bouchard. Me262 è il pezzo più veloce dell'album ed è dedicato nientemeno che al Messerschmit Me262 (lo stesso della copertina), il primo aereo da caccia con motore a getto (non a elica). Prosegue Cagey Cretins, un altro brano aggressivo che risalta ancora il buon lavoro dei chitarristi e dei due cantanti. Harvester of Eyes è una canzone che alterna momenti di riffing aggressivo ad altri più rilassati, fino a culminare in un outro lento che finisce con l'ambigua melodia di un carion (non so come si scrive). Flaming Telepaths è tra le canzoni manifesto della band, caratterizzata da una grande sintonia fra chitarre e pianoforte/tastiera che ci regalano dei passaggi strumentali veramente gradevoli. Il disco chiude in bellezza con Astronomy, uno dei pezzi più belli in assoluto della band. La canzone esordisce con un pezzo di piano calmo e rilassante che poi fa da sottofondo alla parte cantata che contribuisce ad arricchire l'atmosfera particolarissima del brano, fino ad arrivare al ritornello in cui la canzone diventa veloce e aggressiva. Gli di chitarra e il finale di canzone poi, sono da antologia.