martedì 10 giugno 2008

Cassette di Tokyo


Prima o poi doveva arrivare. Era inevitabile. Non sto parlando della sconfitta degli azzurri ieri, ma della prima recensione di un disco live. Questa volta tocca agli Scorpions, uno dei gruppi hard-rock più famosi sulla piazza che ha raggiunto l'apice del successo durante durante gli anni '80. §In realtà il gruppo era già attivo già dagli anni '70 e durante quegli anni produsse ben 6 cd, di cui almeno la metà degni di nota. Il live del '78 Tokyo Tapes è, diciamo, il testamento di questo primo periodo della band, poichè dopo la sua uscita il grande chitarrista Uli Roth verrà cacciato dalla band, la quale adotterà una politica più "commerciale", adatta a un pubblico più ampio. In queste "Tapes" è messa in risalto tutta la carica che il gruppo trasmetteva in sessione live ma soprattutto la bravura tecnica dei singoli, da Roth fino al cantante Meine, nonostante quest'ultimo offra una prestazione leggermente inferiore alle sue possibilità. Il concerto si apre con il graffiante rifff di All Night Long in cui i due chitarristi sfoggiano la loro bravura e sintonia. Pictured Life è uno dei pezzi più famosi della primo periodo Scorpions e in sede live non delude per niente. Backstage Queen è l'ennesima canzone veloce e potente usata per caricare il pubblico. La successiva Polar Nights rappresenta uno strano episodio nella setlist, sia perchè ha un cantato strano (non credo sia di Meine, non ne sono sicuro), sia perchè in molte versioni dell'album è stata omessa. Il ritmo cala con le dolci note di In Trance che è qui eseguita magistralmente, con un cantato formidabile e molto ispirato. We'll Burn The Sky continua con l'andamento della canzone precedente e alterna parti calme ad altre più veloci in 8 minuti di pura tecnica. Suspender love e In search of The Peace of Mind sono a mio parere due tracce buone ma di qualità leggermente inferiore al resto del platter. Fly To The Rainbow è un altra perla del disco che fa dell'intreccio fra le due chitarre il suo punto di forza, insieme ad alcuni assoli veramente riusciti. Una piccola parentesi strumentale introduce He's a Woman She's a Man che nella versione qui proposta ha un suono molto "grezzo" e un cantato inferiore alla versione in studio; grande pezzo comunque. Speedy's Coming è una canzone veloce ed energica eseguita come di consueto con grande maestria. Un riff roccioso e potente introduce Top of The Bill in cui a far da padrone è la batteria di Rarebell che si esibisce in un buon assolo. Arriva il tempo del rock n roll con le due cover Hound Dog e Long Tall Sally, due classici anni 50.Steamrock Fever è una traccia carina che poteva anche essere omessa. Dark Lady è una traccia in cui si alternano i cantati di Roth e di Meine che la rendono unica e particolare. Il momento di maggiore "pathos" viene raggiunto con Kojo No Tsuki, canzone giapponese eseguita con maestria (in lingua originale) che guadagna potenza fino a sfociare in un ispirato assolo di chitarra. Questa fantastica esibizione finisce con Robot Man, grande canzone veloce e carica con il solito Uli Roth in primo piano.
Come dicevo, gli Scorpions praticamente abbandonarono le tracce proposte e produrranno album più "mainstream" e meno carichi (comunque ottimi). Un peccato, dato che questo è uno dei live più belli della storia del rock.

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